Milano, 21 Maggio 2025
Il recente rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale per i dipendenti del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi, siglato lo scorso 22 marzo 2024, porta importanti novità economiche.
Il contratto, valido dal 1° aprile 2023 al 31 marzo 2027, prevede una serie di aumenti e modifiche specifiche per i lavoratori con qualifica di Quadro a partire dal 2025.
Ecco nel dettaglio cosa cambierà nelle buste paga e nell’assistenza integrativa per i Quadri del settore.
Doppia Spinta Retributiva in Arrivo
I Quadri del Terziario vedranno un doppio aumento retributivo nel corso del 2025:
- Da marzo 2025: Un aumento mensile di €52,08 lordi. Questo porterà il minimo retributivo mensile a €2.122,33 lordi.
- Da novembre 2025: Scatterà un ulteriore incremento mensile di €60,76 lordi, facendo salire il minimo base mensile a €2.183,09 lordi.
Questi adeguamenti mirano a sostenere il potere d’acquisto e a riconoscere il ruolo di questa importante categoria professionale.
Contributo Sanitario Integrativo: Leggero Aumento
Dal 1° gennaio 2025, ci sarà una piccola variazione per l’assistenza sanitaria integrativa.
Il contributo obbligatorio alla Cassa QUAS, a carico del datore di lavoro, aumenterà di €20,00 annui, con un aumento dell’importo a carico dell’azienda.
“Una Tantum”: in Arrivo la Seconda Tranche a Luglio
A luglio 2025, i Quadri riceveranno la seconda e ultima tranche dell’importo forfettario “una tantum”, pari a €303,81 lordi.
Questa somma è stata prevista per coprire il periodo di “carenza contrattuale” precedente al rinnovo ed è valida esclusivamente per i lavoratori in servizio alla data di sottoscrizione dell’Accordo (22 marzo 2024). Il calcolo è proporzionale alla durata del rapporto di lavoro e al servizio effettivamente prestato tra il 1° gennaio 2022 e il 31 marzo 2023.
Alcune precisazioni sull'”una tantum”:
- La prima metà dell’importo è stata già erogata a luglio 2024.
- L’importo sarà ridotto proporzionalmente in caso di assenze o aspettative non retribuite, lavoro a tempo parziale, sospensioni o riduzioni dell’orario di lavoro, o in caso di assunzione/cessazione nel periodo di riferimento.
- Questo bonus non contribuisce al calcolo di alcun istituto contrattuale, inclusi il TFR.
- Queste modifiche rappresentano un passo importante per i Quadri del settore Terziario, consolidando i loro diritti e benefici economici per il prossimo futuro.